Due fratelli, due differenti percorsi - Martino e Alberto Piazza.

58) Alberto Piazza, San Pietro, Genova, collezione privata

59) Alberto Piazza, San Giacomo Maggiore, Genova, collezione privata

60) Alberto (e Martino)Piazza, Adorazione dei Magi, 1506, Rivolta d'Adda, chiesa dell'Immacolata Concezione
E’ ben nota l’infinita quantità di istruzioni e soluzioni tecniche che l’artista di Vinci fornisce a proposito della rappresentazione "delle ombrosità e chiarezze de’ monti", "degli alberi e delle verdure", "de’nuvoli", sviluppando sia dal punto di vista teorico, sia nel campo pratico, un nuovo modo di ‘vedere’ il paesaggio. L’interpretazione naturalistica del Bernazzano è nota soprattutto attraverso lo straordinario Battesimo di Cristo della collezione Gallarati Scotti a Milano, eseguito in collaborazione con Cesare da Sesto verso il 1513-‘14.(79) E proprio il recente restauro illumina sullo stringente rapporto che intercorre tra il paesaggio retrostante, esclusa la straordinaria zona botanico-ornitologica in primo piano, e gli sfondi naturalistici dei tre quadri monogrammati e delle altre opere sin qui esaminate, al punto da ipotizzare una frequentazione tra questi artisti. Alla stessa mano che esegue il fondale del Battesimo di Cristo probabilmente lo stesso Cesare da Sesto, appartiene il paesaggio boschivo con uno scorcio verso l’orizzonte, nel San Gerolamo di Cesare da Sesto al Nationalmuseum di Stoccolma /fig. 17/.(80) La morfologia e la tecnica esecutiva di questi fondali è particolarmente simile a quella dei quadri di Martino finora nominati. Il risalto chiaroscurale, le parti più calligrafiche come le foglie, i fili d’erba o gli spuntoni rocciosi si assomigliano, come i riflessi luminosi delle vette o il procedere a falde degradanti di un paesaggio dal sapore fiabesco. Il tutto si ripete con rinnovata sensibilità nel Riposo dalla fuga in Egitto /fig. / dell’Ashmolean Museum di Oxford (81), che rappresenta un altro caso di originale fantasia compositiva. Il successo di queste tipologie non doveva essere sottovalutato se è possibile rintracciare altri fondali di questo tipo. E’ il caso della Madonna col Bambino e San Giovannino di Bernardino Luini /fig. /, che nel paesaggio conferma tutti questi caratteri.(82) Nasce quindi il sospetto che vi fosse un legame tra Martino, Cesare da Sesto e Bernazzano e che lo studio di Martino fosse rinomato, oltre che per la qualità delle preziose tavole di devozione privata, anche per la spiccata capacità nel creare l’ambientazione naturalistica forse anche per episodi portati a termine da altri pittori. La raffinata esecuzione della Crocifissione nella Gemaldegalerie di Berlino /fig. /(83) nel paesaggio corrisponde allo stile di Martino, risentendo dei modi di Andrea Solario e del Caroto nelle figure. In Martino convivono infatti entrambe le influenze che caratterizzano la parte del Battesimo assegnata al Bernazzano; da un lato la cultura leonardesca e dall’altro la non trascurabile componente che trae varietà di spunti, tipologie e temi dal repertorio estroso degli artisti fiamminghi e tedeschi.

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