Giovanni Agostino da Lodi ovvero l'Agostino di Bramantino: appunti per un unico percorso

13) Giovanni Agostino da Lodi, Adorazione dei pastori, Allentown (Pennsylvania), Allentown Art Museum

14) Giovanni Agostino da Lodi, Sacra conversazione con un devoto, ubicazione ignota
forma ad 'ombrello', rendono assai singolare il suo modo d'interpretare la natura. L'impronta del pittore di Lodi non è da meno nelle figure e si evidenzia per la realistica fisionomia dei volti, nota peculiare di questo precoce momento, e per la tipica sproporzione di alcune parti anatomiche, quali le mani un poco tozze e dalla forma volutamente esagerata; questi elementi uniti all'insolita ideazione del soggetto, sono un indicativo segnale della libertà espressiva già raggiunta e, insieme, della stravagante ed eccentrica vena che si manifesta in una fase così precoce rispetto alla più comune diffusione, al nord come nel centro Italia, durante i primi due decenni del Cinquecento. A questa significativa testimonianza si collega l'inedito foglio che presento (48), particolarmente interessante in quanto costituisce il primo esempio certo di studio preparatorio di Giovanni Agostino da Lodi; il disegno è in stretta relazione con la figura dell' armigero in piedi, sulla sinistra del Martirio. Il ritrovamento documenta, inoltre, il modo di procedere dell'artista, il quale dimostra così di avvalersi di un modello compiuto prima di continuare nella stesura definitiva. La grafia del foglio rivela alcuni ripensamenti nei contorni, come lungo il profilo delle gambe e nell'elmo o nella parte inferiore sinistra dell'abito modificato con una cancellatura ancora visibile, che testimoniano il laborioso studio svolto dal pittore sul prototipo; ciò si riscontra anche attraverso le numerose variazioni che questa figura ha subito rispetto alla redazione finale: le gambe dell'arciere divengono più snelle se confrontate con la prima idea, mentre nel disegno l'espressione del suo viso ha un più incisivo realismo e il capo ha una più accentuata inclinazione verso il basso, impreziosito dalla fluente massa di riccioli che si stagliano sul fondo chiaro; sono, invece, scelte già definitive le curiose sproporzioni degli arti e la strabiliante pieghettatura del tessuto lungo la manica. Il paesaggio circostante, reso ugualmente con sintetica efficacia, è lasciato allo stato di abbozzo e presenta sostanziali cambiamenti rispetto alla realizzazione pittorica, nella quale il soldato viene collocato in relazione con le altre figure e con una complessiva ambientazione. Ma è soprattutto la datazione precoce che rende particolarmente importante l'esemplare in questione; il disegno, a maggior ragione del dipinto che lo segue nel tempo, dovrebbe risalire a poco prima del '95 e per questo motivo, insieme alla singolare particolarità della tecnica utilizzata che a questa data lo rende di notevole interesse (49), costituisce la più antica prova grafica a noi nota del pittore. Questo foglio rappresenta, inoltre, l'ulteriore conferma della proficua frequentazione dello studio di Leonardo, e ciò apre la possibilità

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