Spunti sulla diffusione di un tema leonardesco tra Italia e Fiandra sino a Lanino

interessava in modo particolare il maestro di Vinci. Ora anche un altro disegno assai noto sembra favorire la datazione del tema esaminato attorno al 1490, per altro già sostenuta da alcuni studiosi (15): si tratta dello studio di un bambino (Firenze, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi) /ILL / in cui la posa del fanciullo propone in maniera esatta la parte inferiore del corpo, dalla vita verso i piedi, del piccolo Battista, e richiama fortemente l'angolazione del braccio in primo piano del Gesù Bambino rispetto alle più significative copie eseguite dai contemporanei di Leonardo. Compiuto a tempera grigia e biacca su tela di lino, il disegno dopo essere stato riferito allo stesso Leonardo, è stato recentemente ascritto alla sua scuola, malgrado la tipologia "conduca esplicitamente alla prima attività" del maestro, come afferma la Dalli Regoli (16). Ciò che a noi interessa, dopo averne verificate le somiglianze con le pose assunte dai due piccoli, è la precocità di questa immagine. Sia che si tratti dello studio per una 'Madonna col Bimbo', sia che raffiguri la prima idea per uno dei due fanciulli, il disegno anche come opera di un seguace fiorentino, si inserisce nel contesto sopra accennato, confermando l'interesse per le ricerche dal vero sfociate nel motivo dei bambini abbracciati. Si è venuta così a delineare una vasta mappa di soggetti trattati dal maestro con il preciso scopo di rendere sempre più aderente alla varietà naturale l'espressione degli atteggiamenti e dei sentimenti umani. La Vergine con Gesù non è altri che la madre col proprio figlio, la mamma fiorentina piuttosto che milanese, tenera e premurosa, amorevole e serena, mentre San Giovanni è l'affettuoso cugino o l'amico più caro che tutti noi abbiamo avuto da bambini. Leonardo si serve dei temi divini per raggiungere un più profondo e sentito modo di esprimere i propri stati d'animo. Il gatto ugualmente al piccolo Battista o all'agnello che lo simboleggia, sono mezzi attraverso i quali si manifesta la sua carica espressiva, alla ricerca si può dire continua dell'ideale mimesi della natura umana. In questo contesto nascono i numerosi studi fisionomici, insieme a tutta una serie di nuove figurazioni tematiche, ognuna accomunata dalla sensibilità di percepire e di ritrasmettere attraverso la penna e il foglio, le sensazioni più straordinarie dell'essere, quelle di amore e di affetto. Esse fanno si che Leonardo debba venire considerato, oltre che lo sperimentatore di tematiche e di mezzi espressivi, anche lo straordinario padre ideatore del nuovo linguaggio spontaneo, quello cioè più vicino al modo di sentire dell'uomo. Questa importanza,

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