Tra Polidoro e Boccaccino

3) Polidoro da Caravaggio, Adorazione dei pastori, disegno, Firenze, Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe

4) Polidoro de Caravaggio, Madre col bambino in grembo, disegno, Rennes, Musée des Beaux-Arts

5) Polidoro da Caravaggio, Amore bendato che porge il cuore ad una donna, disegno, part., Vienna Graphische Sammlung Albertina
e morbido cadere delle vesti ad accomunare i due disegni, in un processo che mantiene inalterati nel tempo i caratteri principali, come testimonia l'altro calzante confronto con la più matura Processione degli incappucciati (Windsor Castle, Royal Library). A questo medesimo nucleo si può avvicinare un nuovo esempio che vidi un paio d'anni addietro. Tra le opere ancora anonime («Ècole italienne XVI siécle») del fondo della grafica del Museo di Rennes (7), esiste il bellissimo studio per una Madre col bambino in grembo, troppo semplicisticamente relegato a copia dalla lunetta di Zorobabel, Abivd ed Eliachim nella volta della Cappella Sistina, ma che, seppure derivando dal gruppo di sinistra, mantiene una singolare visione autonoma, confermata dalle molte varianti soprattutto nell'atteggiamento assunto dal fanciullo. In verità lo studio si affianca al discorso intrapreso in quanto il suo autore mi pare corrispondere all'artista caravaggino. Significativa è la somiglianza con lo studio già ricordato in precedenza per la Donna seduta che cuce (Firenze, Uffizi) in cui, al di là della comune positura e di sorprendenti somiglianze, il nostro artista riesce a superare la vicinanza della grafica del Rosso e del Parmigianino, di cui è testimone la Donna al tavolo da lavoro (Budapest, Museo), assumendo una decisa posizione nei confronti delle formulazioni monumentali e scultoree di Michelangelo, già ampiamente rilevate dalla critica (8). Malgrado l'amplificazione dei volumi, permangono inalterati l'aspetto tecnico e alcuni motivi polidoreschi come il modo di scorciare il braccio con la mano che indica, insieme alle fisio¬nomie dei volti stemperate e soffuse, simili al disegno della Madre col figlio e altre donne (Parigi, Louvre), isolate nella languida atmosfera di una realtà sognante, in un atteggiamento di quotidianità estraniata dal mondo. Grazie al disegno appartenuto al Morelli e qui restituito al caravaggino, oltre a rintracciare un ulteriore tassello dello straordinario multiforme, e forse proprio per questo ancora sfuggente, spirito di Polidoro, siamo in grado di formulare alcune ipotesi sui suoi esordi. Prima però occorre aprire una parentesi che definirei di lusso, in quanto concerne Boccaccio Boccaccino. Nel più volte ricordato catalogo dell'esposizione napoletana viene nuovamente preso in considerazione il disegno col Girotondo di fanciulli attorno ad una ragazza (Milano, Biblioteca Ambrosiana), accolto finora dalla critica polidoresca (9); di fatto, ascriverlo con decisione a Polidoro non mi pare del tutto convincente: personalmente lo ritengo appartenere al meno numeroso ma qualitativamente altrettanto elevato catalogo del Boccaccino. La tecnica esecutiva a gesso rosso è già ben nota per il pittore di famiglia cremonese. La vibrante incisività del segno, unita al brioso clima, raffigurato con spontanea immediatezza, fanno

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