Spunti sulla diffusione di un tema leonardesco tra Italia e Fiandra sino a Lanino

In ricordo di André Chastel

Nell'affrontare l'argomento che presento in questa sede, il pensiero corre all'uomo che in questi ultimi decenni ha suggerito alcune fondamentali intuizioni anche proprio sul maestro di Vinci, André Chastel, alla memoria del quale propongo che queste giornate vengano dedicate. Memorabile è l'intervento che dedicò all'interpretazione da parte di Leonardo del tema della 'Madonna col Bambino', illuminante nella chiarezza espositiva e ricco di spunti a me utili in questa circostanza (1). Il mio più sentito ringraziamento è inoltre rivolto al coordinamento scientifico del presente convegno, a Maria Teresa Fiorio e a Pietro Marani, che mi hanno concesso la loro stima, offrendomi l'opportunità di questa occasione. Le conclusioni alle quali sono giunto tentano di ampliare i fondamentali interventi sul medesimo tema espressi dalla precedente letteratura artistica, avanzando alcune ipotesi che via via hanno preso corpo durante la ricerca, come anticipazioni di uno studio a più ampio raggio rivolto a diversi artisti segnati dall'impronta di Leonardo a Milano. Sono giunto così ad ipotizzare la traccia per comprendere l'evoluzione del tema che vi presento: l''Abbraccio tra Gesù Bambino e San Giovannino', un soggetto che, seppur nato e sviluppatosi come tema sacro, non trae diretta ispirazione dal Nuovo Testamento, bensì dai testi apocrifi della 'Meditationes Vitae Christi' di Pseudo Bonaventura (2), inventando quella che Chastel ha definito "la leggenda o piuttosto l'incantevole visione dell'incontro infantile, prima del giorno fatidico del Battesimo" (3) L'ampiezza dell'argomento rispetto al tempo piuttosto limitato a mia disposizione non mi permette che un breve riassunto degli antefatti critici necessari per focalizzare le linee fondamentali cui sono giunti finora gli studi. Quest'approfondimento ha avuto principale diffusione durante i primi decenni del Novecento nel contesto del vasto impulso dedicato all'intera personalità di Leonardo. Ricordo i più significativi contributi offerti dagli illustri studiosi del passato, quali Zimmermann, Glück, Baldass, Suida, Friedländer e altri (4), che hanno orientato le loro ricerche soprattutto sull'origine e lo sviluppo cronologico del tema in area fiamminga, e la più recente connessione con l'ideazione della Leda da parte del Pedretti (5), di Kemp e Smart (6). La fonte leonardesca è sempre stata citata come evidente, valutandone però raramente l'effettivo significato rispetto alle altre più note e prestigiose ideazioni tematiche, al punto che permangono non pochi dubbi circa l'origine del soggetto. Sarà questo l'argomento dal quale prendo le mosse, iniziando col motivare la personale convinzione circa l'autonomia del medesimo. Prima di Leonardo il soggetto autonomo, con i due personaggi isolati, non sembra essere mai stato trattato. Prendendo esempio dalla scultura, la tradizione figurativa fiorentina del Quattrocento

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